Monumenti e siti

Centro Storico di San Marzano di San Giuseppe

Gli storici iniziano una datazione certa dell' esistenza di San Marzano come casale, nel XIII secolo.
Ma una documentazione archeologica, seppure frammentaria e scarsa, sembra affermare segni di popolamento già in epoca neolitica (tombe "a grollicella" riferibili all'età del Bronzo Finale, sono allestate in contrada Le Grolle, presso il Santuario, e nelle vicinanze della Masseria Casa Rossa).

La frequentazione del territorio nel IV- V sec. a.c. è documentata dalla scoperta, avvenuta nel 1897, di un nucleo di tombe (contenenti vasellame allico e una "trozzella" messapica) lungo la strada provinciale San Marzano-Grottaglie, di 2 tombe ellenistiche sulla provinciale e di resti di un imponente muro in località Neviera, forse linea di confine tra l'ambiente greco (Chora Tarantina) e quello indigeno (Messapia).

Il ritrovamento di monete e di resti di una villa rustica, in località Pezza Padula, appartenuta forse ad patrizio, fanno ipotizzare una frequentazione anche in età imperiale. L'Alto Medioevo è documentato da ritrovamenti occasionali di tombe nell'area Casa Rossa (una "fibula" e un prezioso anello bronzeo, entrambi databili al V-VI sec. d.c., oltre ad alcune monete bizantine, oggi conservate nel Museo Archeologico di Taranto), e da tracce insediative più consistenti nella Contrada Le Grotte (abitazioni o ripari rupestri in luogo delle grotte neolitiche, unite a formare un vero complesso rupestre facente capo alla vicina chiesetta, oggi santuario Madonna delle Grazie).

L'attuale territorio di San Marzano quindi fu da sempre popolato come attestano i numerosi itrovamenti archeologici citati.
Nel 1530 il capitano albanese Demetrio Capuzzimati acquistò il feudo di San Marzano e la masseria "de li Rizzi" , riunilicando cosi i due territori che costituiscono oggi la reale estensione dell'agro sanmarzanese.

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